Per capire cosa sia il Pilates, dobbiamo partire dalle origini, dove la storia ci insegna che la creatività non è altro che prendere un idea o un oggetto già esistente, aggiungere qualcosa di nuovo ed il risultato finale sarà diverso da quello da cui si era inizialmente partiti. Come Albert Einstein l’aveva descritta: “La creatività è l’intelligenza che si diverte”.
Anche joseph Hubertus Pilates fece la medesima cosa. Dall’unione di più discipline come la danza, yoga, attività circensi, boxe e culturismo, ideò un metodo di esercizi che in origine chiamò Contrology, ma che oggi, viene riconosciuto in tutto il mondo come Pilates.
Star della musica e del cinema hanno contribuito fortemente a renderlo famoso tra i suoi fans. Personaggi come Madonna, Sharon Stone, Jennifer Aniston e tanti altri, hanno sponsorizzato per anni la pratica del Pilates come un allenamento fantastico per mantenere in forma il loro fisico.
In cosa consiste il Pilates?
Gli esercizi del metodo Pilates a corpo libero (Matwork) sono composti da 32 pose finali, che a loro volta vengono precedentemente suddivise in più livelli:
Principiante o Base
Intermedio
Avanzato
Prima di arrivare ad esse però, il corpo deve diventare di lezioni in lezione sempre più forte e funzionale, questa preparazione alle pose finali viene ottenuta attraverso una serie di esercizi che vennero aggiunti in seguito con il tempo dopo la scomparsa del suo stesso creatore, denominati di pre-Pilates. Cioè preparatori o di riscaldamento per l’allenamento vero e proprio.
Ma quali sono i benefici del Pilates?
La pratica del Pilates ha tantissimi benefici, indifferentemente dall’età o dal sesso di chi lo pratica, tra cui:
Abbassa la pressione sanguigna e aiuta a migliorare la circolazione.
Aumenta la flessibilità: allungando delicatamente i muscoli, aumenti la flessibilità delle articolazioni, dei tendini e dei legamenti; ti muovi più facilmente e senza dolore.
Supporta la colonna vertebrale e aiuta a prevenire lesioni alla schiena.
Aumento della densità ossea, quindi previene l’osteoporosi.
Aiuta a rafforzare i muscoli centrali, essenziali per stabilità, forza ed equilibrio.
Per questo il Pilates è noto come metodo preparatorio o propedeutico a tante discipline sportive.
In generale la pratica del Pilates non ha controindicazioni particolari, tutt’al più ci possono essere eventualmente delle limitazioni su alcuni esercizi in particolare per chi soffre di problemi importanti alla schiena e per le donne in gravidanza.
Le nuove tendenze nel mondo del Pilates
J. H. Pilates non registrò mai il marchio Contrology e questo diede la possibilità di ampliare la vasta gamma di esercizi e variazioni di cui ci troviamo di fronte oggi. Proprio come lui, tanti ballerini o trainer di altre discipline, hanno impreziosito e arricchito il repertorio di questa pratica. Creando diverse varianti:
Acqualates, fare i movimenti di Pilates immersi in una piscina, aggiunge delle sfide rispetto all’esecuzione classica, come una maggior resistenza dovuta all’attrito con l’acqua e maggior difficoltà nel mantenere l’equilibrio.
foto wise-geek.com
Yogilates, creato Jonathan Urla, nasce dalla fusione del Pilates con lo Yoga, è un’attività maggiormente incentrata su flessibilità e concentrazione con una particolare attenzione alla respirazione.
foto fusionyoga.it
Fit Pilates, nasce dall’unione del Pilates con il Fitness. Può essere praticato sia con piccoli attrezzi che con le Grandi Macchine. Ottenendo un allenamento più coinvolgente dal punto di vista muscolare, ideale per la tonificazione e rafforzamento.
Foto: myfitboutique.it
Cardiolates, unisce la pratica del Pilates con esercizi Cardio, che possono essere eseguiti a corpo libero o sulle macchine. In particolare sul reformer con la Jump Board o a corpo libero con il tappeto elastico. Unito al Fit Pilates questo risulta un buon allenamento per il dimagrimento.
foto sensusclub.com
Tangolates, creato in Argentina da Tamara di Tella nasce dalla fusione del Pilates con movimenti di Tango.
foto deabyday.tv
In conclusione, Pilates è una disciplina che lavora sull’armonia globale dell’individuo: migliora la circolazione, potenzia la muscolatura e mobilizza le articolazioni, e se ti stai chiedendo se il Pilates può fare al caso tuo?
Pilates a corpo libero (Matwork) o Pilates con le Macchine? Cosa è meglio? Quali ha più benefici?
Questa sembra l’eterna diatriba che si protrae fino ai giorni nostri.
Facciamo un po’ di chiarezza:
Il Pilates Matwork o a corpo libero, quindi con l’ausilio del solo tappetino è un allenamento diverso rispetto a quello con le macchine, poiché tutti gli esercizi vengono eseguiti a corpo libero o al massimo con l’ausilio di piccoli attrezzi come: la Fit Ball, gli Elastici, il Ring e il Roller.
Quindi nel Pilates Matwork il mezzo che viene utilizzato nell’allenamento è il proprio corpo, che eseguirà una successione di esercizi sul tappetino. Si capisce che la difficoltà maggiore del Matwork è che si ha a che fare con il proprio peso e con la gravità. Il Pilates Matwork principalmente esegue una ginnastica di tipo posturale andando ad agire sull’equilibrio.
Il Pilates con i macchinari invece fondamentalmente è più semplice, poiché la macchina funge da sostegno e da aiuto durante l’esecuzione dell’esercizio, dove necessita, andando a compensare con le resistenze le eventuali difficoltà dell’esercizio stesso, oppure aumentando le stesse resistenze rendendo i movimenti più difficoltosi.
Le Grandi Macchine del Pilates lavorano su più aree del corpo rispetto al matwork, poiché l’allenamento a corpo libero sul matwork agisce principalmente sul core, mentre le Macchine ed in particolare il Reformer ed il Cadillac lavorano su tutto il corpo e in più sui muscoli periferici di braccia e gambe.
Quali sono i benefici del Pilates con i Macchinari?
I principali benefici del Pilates con le Macchine sono:
Maggior alleviamento del mal di schiena. La possibilità di lavorare in posizione orizzontale, con la schiena in appoggio, ci permette un maggior supporto per la colonna vertebrale e ci aiutandoci a prevenire lesioni alla schiena. E contemporaneamente possiamo lavorare sui muscoli stabilizzatori del tronco rinforzandoli senza sovraccaricare la schiena.
Miglioramento della postura, grazie al supporto della macchina siamo in grado di eseguire fin da subito esercizi posturali che sarebbero molto impegnativi per un principiante.
Aumento della forza e della tonificazione muscolare generale. Le Macchine del Pilates danno la possibilità di aumentare gradualmente i sovraccarichi, rendendo più impegnativi gli esercizi su ogni distretto muscolare allenato.
Recupero da infortuni. Con le macchine del Pilates si è in grado di recuperare molto più velocemente da un infortunio, attraverso un lavoro mirato su determinati distretti muscolari.
Si capisce da questo che il lavoro del Pilates con i macchinari è un lavoro più adatto soprattutto per persone in sovrappeso o per principianti, avendo un approccio al metodo molto più soft, abbiamo la possibilità di arrivare ad una maggiore fluidità di movimento con l’obiettivo di ottenere un corpo fluido e agile.
Le origini dei macchinari del Pilates
Le origini delle Macchine per il Pilates risalgono al periodo della prima guerra mondiale, quando il loro inventore Joseph Hubertus Pilates venne rinchiuso in una prigione sull’isola di Man. Li ebbe modo di applicare il suo metodo, ancora in fase di evoluzione, con i soldati feriti in guerra. Ideando per la prima volta il prototipo di quello che successivamente diventerà il macchinario principale del metodo Pilates, l’Universal Reformer.
Pilates realizzò il suo primo Reformer usando un lettino d’ospedale al quale applicò funi e carrucole collegate con delle molle come resistenze. In questo modo riuscì ad iniziare il processo riabilitativo anche nei pazienti allettati.
Le Macchine del Pilates
Le grandi Macchine del Pilates sono:
Reformer
Cadillac
Wunda Chair
Spine Corrector e Ladder Barrel
IL Reformer
Il Reformer è la macchina pricipale e sicuramente più conosciuta del metodo Pilates.
E’ composto da un carrello scorrevole a cui sono state applicate delle molle come resistenze sulla parte anteriore e delle funi con carrucole sulla parte posteriore. Le 5 molle del Reformer hanno una resistenza variabile, ciò significa che l’intensità dell’esercizio può essere variata in base al livello della persona, rendendo così la macchina estremamente versatile. Il Reformer è la macchina più indicata per ottenere i migliori risultati per potenziare la muscolatura.
Il Cadillac
Il Cadillac ha l’aspetto di un letto con baldacchino, sormontato da una impalcatura a cui sono state applicate molle, cinghie e maniglie per appendersi. In questo macchinario si possono effettuare esercizi sia per potenziare che allungare la muscolatura.
Si racconta che quando Joseph Pilates portò in Studio per la prima volta la sua creatura, realizzata in un seminterrato, un cliente vedendo il tavolo disse“Ehi Joe, è la tua nuova Cadillac?” da quel giorno Cadillac rimase il nome della macchina.
La Wunda Chair
La Wunda Chair è praticamente una sedia di forma cubica con un pedale sul lato collegato con delle molle. Pilates la realizzò ispirandosi ad una pedana da acrobata. La Chair è particolarmente adatta per lavori di stabilità e flessibilità.
Lo Spine Corrector e Ladder Barrel
Lo Spine Corrector e Ladder Barrel sono composti entrambi da una piccola panca ricurva imbottita, la cui principale funzione è di lavorare su mobilità ed allungamento della colonna vertebrale. Il Ladder Barrel ha insieme anche una piccola scaletta collegata, per una gamma di esercizi maggiore.
In questo articolo analizzeremo innanzitutto cosa è la menopausa e perchè è così importante praticare il Pilates in Menopausa.
Intanto diciamo che la menopausa non è una malattia. Ma è una fase naturale del ciclo di vita di una donna.” “ed è importante che le donne, quando si avvicinano alla menopausa, facciano davvero il punto sul loro stato di salute.”
In media, l’inizio della menopausa avviene quando i periodi mestruali si interrompono definitivamente, in genere si verifica intorno ai 54 anni.
Con l’arrivo della menopausa iniziano a verificarsi alcuni cambiamenti generici nel corpo, quali:
La pressione sanguigna inizia a salire.
Il colesterolo LDL , o colesterolo “cattivo”, tende ad aumentare mentre il colesterolo HDL, o “buono”, diminuisce o rimane lo stesso.
Aumentano anche i trigliceridi, alcuni tipi di grassi nel sangue.
Secondo le statistiche, più di una donna adulta su tre ha una qualche forma di malattia cardiovascolare nel periodo della Menopausa. Un aumento complessivo degli attacchi di cuore tra le donne si osserva circa 10 anni dopo la menopausa. Possiamo affermare che le malattie cardiache, oggi sono il principale killer delle donne.
Per questo le donne dovrebbero prendersi maggior cura del loro cuore attraverso un regolare esercizio fisico e una buona alimentazione, ed eliminare abitudini malsane come il fumo, che possono contribuire alla menopausa precoce, ad aumentare il rischio di coaguli di sangue, diminuire la flessibilità delle arterie e abbassare i livelli di colesterolo HDL.
Pilates e Osteoporosi
Essere donne ti mette a rischio di sviluppare l’osteoporosi e la fragilità ossea. Ecco alcuni dati:
Nei 5 anni successivi alla menopausa una donna può perdere fino al 20% della propria densità.
Circa una donna su due di età superiore ai 50 anni si rompe un osso a causa dell’osteoporosi. Il rischio di una donna di rompersi un’anca è uguale al suo rischio combinato di cancro al seno, all’utero e alle ovaie. Ci sono diversi motivi per cui le donne hanno maggiori probabilità di contrarre l’osteoporosi rispetto agli uomini, tra cui:
Le donne tendono ad avere ossa più piccole e sottili rispetto agli uomini.
L’estrogeno, un ormone nelle donne che protegge le ossa, diminuisce bruscamente quando le donne raggiungono la menopausa, il che può causare perdita della densità ossea. Questo è il motivo per cui la possibilità di sviluppare l’osteoporosi aumenta quando le donne raggiungono la menopausa.
L’esercizio fisico ha molti vantaggi per il nostro corpo e in ogni fase della vita richiede un investimento leggermente diverso. Mantenere costante l’attività fisica e in particolare il Pilates con le macchine, non solo aiuta ad affrontare ma anche a proteggersi da queste condizioni. Non pensiamo spesso al nostro futuro, ma questo è un grande investimento da prendere in considerazione per gli anni a venire.
La pratica del Pilates porta alla stimolazione del corpo sia muscolare che osseo, è consigliabile praticare almeno 2 allenamenti a settimana per arrivare ad ottenere grandi benefici per la nostra salute, come:
Aumento della densità ossea.
Migliore qualità del sonno.
Riduzione ansia e stress.
Rinforzo del pavimento pelvico.
Mantenere tonico ed elastico il Pavimento Pelvico ti garantirà infatti di mantenere un buon funzionamento nel tempo dell’apparato genitale e urinario.
Le fratture del polso, dell’anca e delle vertebre sono le fratture più diffuse nelle donne, e il Pilates è un’ottima forma di esercizio per il carico osseo a causa delle posizioni utilizzate e dell’azione dei muscoli.
Spesso non usiamo la parte superiore del corpo a sufficienza, quindi una serie di esercizi da praticare in quadrupedia durante le sessioni sul tappetino, ti aiuterà a caricare in modo sicuro ed efficace le ossa del polso. Assicurandoti di avere una buona postura della colonna vertebrale e delle spalle puoi caricare le articolazioni del polso in modo molto vantaggioso. Questi esercizi svilupperanno anche la forza delle spalle e aiuteranno la corretta postura del collo, senza affaticare eccessivamente il corpo.
L’attività fisica regolare è importante in ogni fase della vita. In particolare durante la menopausa, può aiutare a mantenere un peso e una composizione corporea sani, gestire le vampate di calore e sudorazioni notturne e rafforzare le ossa e prevenire l’osteoporosi. Può anche migliorare il tuo umore e ridurre il rischio di depressione, migliorare la qualità del sonno e ridurre lo stress e l’ansia.
Tutti questi e altri benefici potrai raggiungere praticando un Corso di Pilates come questo completamente gratuito.
Un percorso graduale ed equilibrato concepito proprio per le donne per aiutare a gestire i sintomi della Menopausa attraverso il movimento consapevole e controllato.
Può bastare il Pilates per dimagrire? Questa è una domanda che mi viene fatta spesso nei miei corsi di Pilates. Facciamo un pò di chiarezza.
Il Pilates non è uno sport, ma è un’attività innanzitutto funzionale e con risvolti terapeutici in tanti casi, possiamo ad esempio andare a migliorare diverse problematiche legate soprattutto alla schiena, articolari e cervicali. Patologie legate a queste aree possono trarre grande giovamento dalla pratica del Pilates.
Questa disciplina nasce agli inizi del 1900 dal Trainer tedesco Joseph Hubertus Pilates. Dall’apertura del suo Studio a New York il metodo denominato inizialmente “Contrology”, si diffuse rapidamente in tutto il mondo.
Il Pilates è un metodo che fondamentalmente si basa su una serie di specifici esercizi, la cui esecuzione lenta e controllata, insieme ad una attenta ricerca della respirazione consapevole, porterebbe a pensare ad una ginnastica dolce e di basso impatto. Ma se fatta con tutti i criteri, questo è solo in apparenza, difatti basterebbe provare alcuni esercizi per rendersi conto che tale ricerca nella realizzazione della perfetta esecuzione del movimento e quindi del totale controllo dell’esercizio, non può di certo essere considerata ginnastica dolce.
Con il Pilates, che sia a corpo libero (Matwork) o con le Grandi Macchine, lavoriamo sul riallineamento posturale, ma eseguiamo anche esercizi di forza e tono muscolare, soprattutto con Macchine come il Reformer o Cadillac.
Certo non stiamo paragonando alla crescita fisica che puoi ottenere nel Bodybuilding, ma con un allenamento specifico e mirato in particolar modo con il Fit Pilates, possiamo sicuramente arrivare a tonificare glutei, addominali e ottenere un buon tono muscolare generale. E quindi?
Va bene il Pilates per dimagrire la pancia o le gambe?
Sento spesso dire, “con il Pilates non si dimagrisce” oppure “si bruciano poche calorie in un allenamento di Pilates” o ancora “per dimagrire bisogna fare attività aerobica”.
Quindi? Sono vere queste affermazioni? La risposta è NI.
Chiariamo innanzitutto cosa intendiamo per dimagrimento, perchè in questo campo c’è una certa confusione.
Per dimagrimento si intende una diminuzione della cosiddetta Massa Grassa. Dove per Massa Grassa si intende l’insieme del grasso corporeo (sia in forma di adipe sottocute che grasso viscerale).
Cosa deduciamo da questo? Che dimagrire non equivale a perdere peso. La perdita di Massa Grassa non sempre porta a un calo del peso corporeo. Perchè se io ho lavorato bene sulla tonificazione, potrebbe verificarsi il caso che la diminuzione della massa grassa potrebbe venire compensata da un aumento del muscolo, mantenendo così invariato il peso.
Ora che sappiamo cosa intendiamo per dimagrimento possiamo dire che è vero che si bruciano poche calorie in un allenamento di Pilates.
Ma esattamente quante calorie si bruciano con un allenamento di Pilates?
Studi recenti affermano che sono state stimate dalle 200 alle 400 kcal circa a seconda dell’intensità dell’allenamento di un’ora di Pilates. Sicuramente pochine se basiamo il nostro dimagrimento solamente come conseguenza di un deficit calorico da allenamento, anche perchè non ci alleniamo tutti i giorni.
E’ anche vero che l’attività aerobica favorisce il dimagrimento. Che sia la corsa o la cyclette o qualsiasi altra forma di esercizio fisico scegliate, l’importante è innescare il Metabolismo Aerobico, dove riusciamo ad utilizzare maggiormente i grassi come fonte energetica, rispetto ad un allenamento isotonico come il Pilates dove l’utilizzo della fonte energetica è determinata dalle scorte di glicogeno.
A questo punto ti starai domandando ma come si fa ad attivare il Metabolismo Aerobico?
Per dimagrire e aumentare il consumo di grassi è importante lavorare in regime aerobico, mantenendo una frequenza cardiaca pari a circa il 60-70% della frequenza cardiaca massima. Dove il valore della frequenza cardiaca massima (FCMax) si ottiene sottraendo la tua età a 220.
In formula risulta FCMax = 220 – età
Il Pilates serve per dimagrire?
Con il Pilates il discorso cambia. Come possiamo dimagrire praticando il Pilates?
Abbiamo detto che con un buon allenamento di Pilates mirato e ben strutturato, noi riusciamo ad attivare la nostra muscolatura sia quella profonda che superficiale.
Il risultato di questi allenamenti protratti nel tempo, ci porteranno ad un miglioramento del tono e del volume muscolare generale. Un maggior tono e crescita delle fibre muscolari ci porta di conseguenza ad un aumento del Metabolismo basale. Cosa significa questo?
Significa che il muscolo ha bisogno di energia (calorie) per il proprio sostentamento, calorie che introduciamo giornalmente attraverso la nostra dieta. Se noi costruiamo attraverso l’allenamento nuove fibre muscolari al nostro corpo, queste fibre nuove avranno bisogno di un surplus di energia (calorie) per mantenersi.
Ciò significa che a parità di calorie introdotte attraverso l’alimentazione il tuo corpo a riposo avrà un maggior consumo energetico, creando così il deficit calorico che ti permetterà di dimagrire.
Concludiamo che il Pilates non è certamente l’attività principe per quanto riguarda il dimagrimento, ma con un allenamento strutturato secondo tali esigenze si possono ottenere sicuramente buoni risultati, ancora meglio con il Fit Pilates.
Dove andiamo a integrare il Pilates con il Fitness, ottenendo come risultato una pratica dai molteplici benefici, che migliorerà ulteriormente il tono dei nostri muscoli consentendoci contemporaneamente di ridurre i grassi.
Rimane sempre il consiglio di associare all’attività fisica una dieta equilibrata ed un corretto stile di vita. Importante altresì il giusto apporto idrico (circa 2 litri di acqua al giorno), e non ultima una corretta gestione dello stress, elemento questo troppo sottovalutato, ma che può farci ottenere tanti benefici sia per il dimagrimento che per una vita sana.
Chi era Pilates? Joseph Hubertus Pilates nasce a Monchengladbach nel 1883 , in una piccola città vicino a Dusseldorf, in Germania. Da padre famoso ginnasta di origine greca, molto conosciuto in Germania e madre naturopata.
Pilates era un bambino magro e di salute cagionevole, con diverse patologie come asma, rachitismo e febbre reumatica.
Il forte desiderio di superare i suoi problemi fisici lo portarono ad intraprendere da autodidatta, lo studio del corpo umano. Attraverso i suoi studi maturò l’idea che lo portò a credere che un corretto stile di vita e una corretta postura mantenuta attraverso l’esercizio fisico, siano alla base di una buona salute.
L’idoneità fisica è il primo requisito della felicità.
Joseph Hubertus Pilates
Pilates Attraverso la spinta dei genitori intraprese un duro lavoro su di se. Talmente forte fu la sua determinazione a superare le sue difficoltà fisiche che all’età di 14 anni venne scelto per posare come modello per una tabella anatomica.
Il periodo della prima guerra mondiale
Dalla prima guerra mondiale all’influenza spagnola
Passando dal Bodybuilding alla boxe, alla ginnastica, e attività circensi, nel 1912 Joseph Pilates arrivò a Lancaster, con l’intenzione di allenarsi per migliorare la sua tecnica nella Boxe. Da qui successivamente girò per tutta l’Inghilterra esibendosi anche come acrobata in un circo, fino al 1914.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale Pilates venne rinchiuso in un campo di prigionia, colpevole della sua nazionalità Tedesca insieme ad altri suoi connazionali. Qui ebbe modo di raffinare e sperimentare i suoi esercizi allenando i suoi compagni di prigionia.
Il metodo Pilates è la completa coordinazione di corpo, mente e spirito.
Joseph Hubertus Pilates
Successivamente Pilates venne trasferito in un altro campo a Knockaloe sull’isola di Man dove ebbe la grande occasione di perfezionare ulteriormente il suo metodo nella riabilitazione dei soldati feriti in guerra.
Fu in questa circostanza che ideò la sua prima macchina. Attraverso l’utilizzo di un lettino d’ospedale applicò funi e carrucole collegate con delle molle alle estremità del letto, ideando così il prototipo del primo Universal Reformer.
Pilates riuscì in tal modo a velocizzare notevolmente il processo di riabilitazione e tonificazione muscolare nei pazienti mentre erano ancora allettati, migliorando in tal modo il loro recupero psicofisico. Questo segnò l’inizio dell’idea delle Macchine per il Pilates.
Famosa ai giorni nostri la storia relativa a quegli anni durante l’epidemia di influenza spagnola che, fece oltre 50 milioni di morti, dove si narra che tutti coloro che seguirono le lezioni del Training di Pilates non furono contagiati.
In realtà non ci sono conferme che questo sia accaduto realmente, però a noi piace pensare che possa essere possibile.
Il ritorno in patria
Il primo contatto con il mondo della danza
Alla fine della guerra Joseph Pilates tornò ad Amburgo in Germania dove lavorò come Trainer, occupandosi della parte atletica e di difesa personale del corpo di polizia di Amburgo.
In quegli anni iniziando anche con le prime lezioni private, Pilates ebbe il primo contatto con il mondo della danza, conoscendo Rudolf Laban, danzatore e coreografo ungherese, oltre che massimo coreografo della danza, il quale aggiunse alle sue teorie delle tecniche di Pilates, e Mary Wigman considerata una delle massime esponenti della danza libera tedesca e pioniera della danza moderna, che inserì nelle sue lezioni alcuni esercizi di Pilates.
Nel 1925 il governo tedesco venuto a conoscenza di chi era Pilates, gli offrì di lavorare come preparatore per la parte fisico atletica dell’esercito tedesco, ma a causa di ideologie politiche differenti, Pilates rifiutò e decise di trasferirsi negli Stati Uniti d’America.
Gli anni in America
Il primo studio Pilates
Durante la traversata in nave, conobbe Clara, una maestra di scuola materna che successivamente diventerà sua moglie.
Con lei nel 1926 fondò il suo famoso studio a New York, accanto alla sede del New York City Ballet, dove iniziò ad insegnare il suo metodo che chiamò “Contrology” fino agli anni ‘60.
Nello studio di New York venne riconosciuto e apprezzato soprattutto tra quei ballerini e coreografi, poichè si era visto che il suo metodo si adattava bene alla danza, migliorava la tecnica individuale e il recupero da infortuni.
Joseph Pilates lavorò su Contrology codificando una parte degli esercizi per il Matwork, e altri esercizi per le grandi macchine che ideò personalmente:
Universal Reformer
Cadillac
Wunda Chair
Spine Corrector
Il suo metodo “Contrology” comprende lo sviluppo del corpo uniformemente, riconoscendo l’unità tra mente e corpo, l’importanza della respirazione, la precisione la fluidità e la concentrazione.
Il metodo Pilates sviluppa il corpo uniformemente, corregge la postura, ripristina la vitalità, rinvigorisce la mente ed eleva lo spirito.
Joseph Hubertus Pilates
Joseph Pilates morì nel 1967 quando sia lui che il suo studio erano diventati ormai una istituzione.
Dopo la sua morte l’attività venne continuata dalla moglie Clara con l’aiuto di un’allieva, Romana Kryzanowska che successivamente divenne la direttrice dello studio nel 1970.
Il Pilates di oggi si basa ancora sui suoi principi ma è stato arricchito ed integrato con conoscenze mediche e riabilitative sviluppate negli anni dopo la sua morte.
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